We found 62539 price guide item(s) matching your search
There are 62539 lots that match your search criteria. Subscribe now to get instant access to the full price guide service.
Click here to subscribe- List
- Grid
-
62539 item(s)/page
Pittore dell'Italia Settentrionale attivo tra il terzo ed il quinto decennio del XIX secolo Ritratto di gentiluomo cm 98x72; con cornice cm 135x105Ritratto di gentiluomo stante a trattenere una lettera con la sua mano destra nella quale si legge " all'Ornatissimo Sig. Enrico Palmangela Ricevitoria Generale Milano"Cornice dorata e intagliata coeva.
Jacob Vormese (attribuito a) (Besançon , 1814 - Besançon , 1880) Ritratto di nobildonna con cuffia olio su tela ovale cm 63x52;: con cornice cm 90x67Cornice dorata coeva con decoro a nastro nella parte superiore.Firmato "J. Vormese 1874" a sinistra in lettere rosse.Vormese fu pittore, musicista e fotografo. Era pittore quando si sposò a Strasburgo il 4 agosto 1845. Fu lì che nacquero le tre figlie maggiori dei suoi nove figli. In una data sconosciuta, parte per Digione (Côte d'Or) dove raggiunge sua madre. Nel settembre 1854, era pittore al civico 12 de la rue Saumaise quando nacque il suo primo figlio che morì nel giugno 1855. Lasciò la Borgogna e si recò a Parigi dove la sua presenza è attestata nell'autunno del 1856. Musicista della Guardia Imperiale, visse con la famiglia nella caserma del Louvre. Nell'autunno del 1865 tornò a Digione dove lavorò come pittore. Fu lì che morì il 25 aprile 1880.
Teofilo Patini (Castel di Sangro, 1840 - Napoli, 1906) Ritratto di Beniamino Frasca, padre di Luigi Frasca (1858-1933), sindaco e benefattore del paese di Calascio olio su tela ovale cm 57x45; con cornice cm 86x69Don Luigi Frasca, primo cittadino di un allora florida realtà abitativa, il paese era la capitale armentizia dell'intero Abruzzo, fu il mecenate più importante del pittore di Castel di Sangro. Acquistò, infatti, una serie di opere, tra cui "L'Erede", per farne una pinacoteca di famiglia sita al secondo piano della sua casa palaziata a Calascio.Il dipinto, ex Collezione Frasca-D'Angelo, è pubblicato sub. 105/d del Catalogo "Teofilo Patini" a cura di Ferdinando Bologna. Comitato per le celebrazioni patiniane 1990, Edigrafital, Teramo, 1990.Cornice coeva con decori di frutti a rilievo. Al retro talloncino con dicitura del noto trasportatore di opere d'arte Bruno Tartaglia, con sede al civico 9 di Piazza di Spagna a Roma attestante la presenza del dipinto ( al n. 112) nella Mostra tenuta nel Castello Cinquecentesco di L'Aquila ed indicante quale prestatore il giornalista e scrittore Giacomo D'Angelo di Pescara.
Pittore dell'Italia meridionale della seconda metà del XIX secolo Ritratto di Donna Angiola Pacilio, vedova di Antonio Rossi. olio su tela cm 75x63; con cornice cm 78,5x66La figura assisa su una sedia si staglia davanti ad una tenda verde, indossa un vestito decorato a fiori ed arricchito da gioielli, una delle due mani è guantata.Alla sinistra la scritta "D. Angela Pacilio, ved. Rossi"Cornice moderna
Christoph Keller Cellarius (Smalcalda, 1634 - Halle, 1707) Veteris Orbis Climata ex Strabone Acquerellata a manoMappamondo antico tratto da Notitiae Orbis Antiqui sive Geographiae plenioris di Christophorus Cellarius, celebre erudito vissuto durante la seconda metà del XVII secolo capace di una immensa produzione di studi incentrati sulla storia.Il titolo “Veteris Orbis Climata ex Strabone” è posto in un festone che domina in alto, mentre la mappa presenta il mondo conosciuto dagli antichi, allargandolo fino alle estreme propaggini dell'Asia e dividendolo in zone climatiche (frigida, temperata, torrida) secondo la tradizione dei classici, tramandataci dal geografo greco Strabone.Ai lati otto volti soffianti precisano le direzioni dei venti: Zefiro da ovest soffia fiori e germogli, mentre il più minaccioso è Aquilo. In effetti il polo nord è occupato da una montagna le cui pendici sono formate da enormi griglie che celano mostri tenuti al guinzaglio da una figura con corona e scettro, plausibilmente Eolo, re dei venti; Aquilo è riuscito a liberarsi, soffiando il suo vento polare sulla Terra. Le altre sinistre figure saranno le prossime tempeste che dal nord geleranno gli uomini.In cornice di radica filettata d’oro
XIX secolo Tiziano Vecellio (dapres) (Pieve di Cadore, 1488 - Venezia, 1576) Re Filippo II di Spagna XIX secoloolio su tela cm 191x100; pannello cm 218x127 Il re Filippo è ritratto in prosa a tre quarti con indosso gli abiti regali ed il collare dell'Ordine Cattolico del Toson d'Oro. Nella mano sinistra regge i guanti appoggiandosi all'elsa della spada. La tela è inchiodata esternamente ad una cornice moderna in legno nero. Al retro restauro di circa 6x6 cm alla tela
Girolamo Ruscelli (Viterbo, 1518 - Venezia, 1566) Tavola Nova della Marca d’Ancona 1561, VeneziaCarta geografica della Marca di Ancona tratta dalla prima edizione della Geographia di Claudio Tolomeo di Girolamo Ruscelli pubblicata a Venezia nel 1561 presso Valgrisi. Caratteristica peculiare della sola prima edizione è la mancanza dell’impronta del rame al margine superiore: le mappe infatti vennero incise accoppiate su di un’unica lastra e solo una volta stampato il foglio separate. L’opera del Ruscelli, edizione allargata di quella del 1548 curata dal Gastaldi, compare tra la Geographiae del Waldseemuller del 1513 e il Theatrum Orbis Terrarum dell’Ortelius del 1570 segnando una svolta nella storia della cartografia.Incisione in ampio passepartout con doppio bordo rosso e giallo, in cornice del XX secolo
Basilio Cascella (Pescara, 1860 - Roma, 1950) Profilo di giovane donna tra rami di pesco fiorito con cornice cm 73x78 Sullo sfondo una croce rossa in alto a destra e figure di portantini con una barella sulla sinistra. Un richiamo alla Croce Rossa Italiana per la quale l'artista aveva realizzato il manifesto per l'assistenza ai tubercolosi. Forse un omaggio a S.A.R. Maria Josè di Savoia Principe del Piemonte, Ispettore Nazionale delle Infermiere Volontarie della CRIFirmato in basso a destra Basilio Cascella
Antoine Placide Gibert (attribuito a) (Bordeaux , 1806 - Bordeaux , 1875) Ritratto a mezzo busto di gentiluomo seduto stante a tenere una mano sul volume "Traitè sur le vins du Medoc" di William Franck, edito nel 1845. olio su tela cm 79x63; con cornice cm 102x87Cornice in foglia oro coeva, decorata a rilievo con racemi agli angoli.
Willem Bleau (Amsterdam, 1571 - Amsterdam, 1638) Marca d'Ancona olim Picenum Incisione in rame in coloritura. La mappa che ripete la cartografia del Magini ed è inserita per la prima volta nel terzo volume del Theatrum Orbis Terrarum, verosimilmente pubblicato nell'edizione francese del 1640 e dal titolo Le Theatre du Monde ou Nouvel Atlas. A Amsterdam, Chez Iean & Corneille Blaeu MDCXL.Acquerellata a mano, in passepartout e cornice in simil radica verde del XX secolo
Basilio Cascella (Pescara, 1860 - Roma, 1950) Nudo di giovane donna di spalle con paesaggio marino sullo sfondo con cornice cm 47x57 Ex cartolina della serie "Nudi al mare"Firmato in basso a sinistra B. CascellaLa medesima figura è nella copertina del catlogo "Le Cartoline di Basilio Cascella - Catalogo mostra Cassa di Risparmio della Provincia di L'Aquila - Banca Popolare dell'Emilia Romagna sede di Pescara, Prima edizione 2005"
Le Rouge Georges-Louis (Parigi , 1712 - Parigi, 1790) Lo Stato della Chiesa ed il Granducato di Toscana Stampato in Parigi nel 1744Incisione tratta da “Atlas général contenant le détail des quatre parties du monde principalement de celui de l'Europe”Ha scale in miglia, leghe e miglia comuni italiani ed i confini tra gli stati colorati in rosso e verde.In passepartout bianco e cornice dorata e verde del XX secolo
1930 Italo De Sanctis (Penne , 1881 - Como, 1943) Ritratto di nobildonna con scialle 1930grafite su carta disegno cm 95x63; con cornice cm 104x73 Firmato e datato in basso a destraIl pittore pennese seguì il padre Carlo da Termo a Spoltore quando questi divenne sindaco. Villa De Sanctis a Spoltore fu frequentata da Francesco Paolo Michetti, Costantino Barbella e da diversi artisti del tempo. Italo stesso ricoprì la carica di sindaco dal 1914 al 1920 per poi trasferirsi prima a Roma dove frequentò l'Accademia delle Belle Arti e poi a Parigi.
Fabio Magini (noto nel 1620, - ) Marca d'Ancona, olim Picenum Incisione in rame. Carta geografica tratta dall'Atlante di Antonio Magini, pubblicata a Bologna dal figlio Fabio dopo la morte del padre. L’esemplare presenta due cartigli decorativi, in alto a destra e in basso a sinistra, riportanti rispettivamente il titolo della mappa e la dedica con la firma dell'autore.In cornice di radica
Giovanni Antonio Magini noto anche con il nome latino Maginus (PAdova, 1555 - Bologna , 1617) Italia Antica di Cl. Tolomeo Tratta da: MAGINI, Giovanni Antonio (1555-1617). Italia. Bologna, a spese dell’autore (Sebastiano Bonomi), 1620, prima edizione pubblicata postuma per le cure del figlio Fabio e da questi dedicata a Ferdinando Gonzaga, del primo atlante geografico italiano. (vedi cartiglio al retro della cornice con il frontespizio dell’opera citata).Le carte del Magini rimasero insuperate per oltre un secolo ed esercitarono una grande influenza, venendo più volte copiate e contraffatte, sia in Italia che all’estero. L’atlante si compone di una carta dell’Italia e di sessanta carte regionali, secondo i confini dei singoli stati d’allora, ed è corredato dalla nomenclatura e da note storiche. Quivi l’autore riuscì brillantemente a raccordare le migliori carte disponibili (quelle di G. Gastaldi, G. Mercatore e A. Ortelius) con i dati da lui raccolti personalmente o ricevuti da informatori locali. Il progresso maggiore si ebbe nella descrizione dell’Italia meridionale, che migliorò di molto le precedenti raffigurazioni.Incisione in rame. Esemplare in perfette condizioni. Molto rara e ben contrastata. In cornice di radica del XX secolo
ante 1912 Giovanni Antonio Feneziani (San Pio delle Camere, 1851 - Chieti, 1931) Bozzetto preparatorio della decorazione a stucco del riquadro centrale della volta della navata principale della Chiesa di Santa Maria Maggiore o della Misericordia a Pacentro (AQ) ante 1912bassorilievo in stucco cm 94x38Il lavoro preparatorio servì per ornare la parte centrale della volta, mentre gli altri due riquadri presenti nella chiesa furono usati motivi floreali.Nella parte alta trilobata spicca la colomba dello Spirito Santo i cui raggi irradiano una Madonna col Bambino sulle nuvole circondata da un coro di cherubini. La invocano, nella parte sottostante, sei figure tra le quali spiccano un Santo Vescovo e San Michele Arcangelo. Si intravede a sinistra in alto una torre merlata e al centro la testa di un leone. Nella parte trilobata sottostante un uomo coricato e col viso rivolto alla scena principale tiene tra le mani il blasone della città con le inconfondibili tre torri.Una cornice a rilievo corre lungo il perimetro dello stucco. All'apice un gancio di ferro piegato ad anello.Nella parte alta del retro dell'opera si intravede l'iscrizione dell'autore che, dove leggibile, recita " Bozzetto eseguito da Giovanni Feneziani allievo di Patini..."La realizzazione è collocabile con grande probabilità all'inizio del XX secolo. Lo stucco analogo nella Chiesa di Pacentro reca l'iscrizione "Feneziani di Aquila 1902".Si noti come nell'opera presente a Santa Maria Maggiore non sia scritto il nome di Giovanni, come nel retro del bozzetto, in quanto i lavori furono eseguiti anche con il contributo del fratello Bernardino.Nato a San Pio delle Camere nel 1851 da Pietrangelo e Anna Lucia, Giovanni Feneziani si trasferì all'Aquila, dove studiò nella Scuola d'Arti e Mestieri di Teofilo Patini, dedicata allo studio delle cd. arti minori.Fra gli alunni-operai di più antica data del Patini mentre era ancora un giovane muratore, mise tanto rapidamente a frutto le spiccate doti dimostrate, da diventare a sua volta, insegnante e punto di riferimento del maestro.Anche il fratello minore, Berardino, lo seguì negli studi e collaborò nella realizzazione di alcune opere.Feneziani si stabilì poi a Chieti, ma lavorò in tutto l'Abruzzo, morendo infine nella città teatina nel 1931.Condizioni: alcune lievi felature nella parte centrale, mancanza di alcuni centimetri della cornice a rilievo sia nella parte superiore, che in quella inferiore.
1750 Matthäus Seutter (Augusta, 1678 - Augusta, 1757) ITALIAE ANTIQUE ITEM INSULARUM SICILIAE, SARDINIAE, CORSICAE, TYPUS ET NOVA DELINEATIO, AERI INSCULPTA PER MATTHAEM SEUTTER S. CAES. ET REG. CATHOL. MAJEST. GEOGRAPHUM AUGUSTAE VINDELC. 1750 Grande incisione acquerellata a mano, in ottime condizioni, in importante cornice a più ordini di modanature
-
62539 item(s)/page